La diastasi addominale si presenta quando la porzione di tessuto connettivo (linea alba) posta al centro del muscolo retto dell’addome si distende in maniera patologica lungo la sua lunghezza, senza necessariamente presentare deficit della fascia muscolare. Non si tratta necessariamente di una condizione patologica: infatti in situazioni come la gravidanza l’addome può distendersi e aumentare di volume, ritornando alla condizione originale entro un anno circa dal parto.
La diastasi addominale si verifica più frequentemente nei neonati e nelle donne in gravidanza, che tuttavia possono mantenerla anche nel periodo post-partum. Può comunque interessare entrambi i sessi e tutte le fasce di età. Sono in aumento gli uomini che presentano questa problematica, soprattutto quelli in forte sovrappeso e gli obesi.
Parlando di esercizi, bisogna prestare attenzione in quanto l’allenamento della parete addominale, a seconda di quando, quanto e come viene eseguito, può esercitare un effetto positivo o negativo sia in termini preventivi che terapeutici. Gli esercizi che potremmo definire corretti sono quelli che si basano sulla contrazione isometrica del retto dell’addome e sulla corretta stimolazione della muscolatura profonda.
L’esercizio più classico, indicato per una persona allenata, è il plank frontale. È doveroso specificare che l’allenamento della cintura addominale andrebbe curato nella sua interezza. Non dimentichiamo di stimolare anche i muscoli obliqui dell’addome, ad esempio con dei side planks (plank sul fianco), e il muscolo trasverso con esercizi di espirazione prolungata – come lo “stomach vacuum” – che stimolino, banalizzando, il “risucchio dell’ombelico”. La debolezza muscolare dell’addome è potenzialmente causa di altre problematiche, nella gravida ma anche nella donna non incinta e negli uomini, come:
- La lombalgia
- Un allineamento pelvico scorretto
- Alterazioni della postura
Per le donne con diastasi pronunciata o comunque non allenate, si consiglia innanzitutto di rivolgersi al proprio medico o allo specialista. Naturalmente gli esercizi saranno semplici, meno faticosi e più orientati alla sensibilizzazione e alla consapevolezza del “core”, la parte centrale del corpo.
Sono da evitare gli esercizi che richiedono un marcato accorciamento dei retti, col conseguente aumento della pressione intra addominale, perché esercitano una vera e propria spinta dei visceri verso l’esterno. Sicuramente da sconsigliare esercizi di flessione del tronco come il sit-up e le varianti di crunch.
Anche il personal trainer può essere utile per impostare un lavoro adeguato in collaborazione col terapista o lo specialista.