La capsulite adesiva della spalla, comunemente conosciuta come spalla congelata, è una patologia infiammatoria che causa la perdita di mobilità dell’articolazione scapolo omerale. È una patologia in cui i sintomi si presentano di solito in maniera lieve e peggiorano gradualmente nel tempo. (Fonte: Humanitas.it)
Il dolore costante, che tende a peggiorare nelle ore notturne, può rendere impossibili anche i gesti più semplici.

L’esame attraverso test fisico è solitamente sufficiente per effettuare la diagnosi di capsulite adesiva. In pratica il medico verifica la mobilità dell’articolazione e la possibilità di compiere determinati movimenti. La risonanza magnetica e la radiografia possono essere utili a escludere che i sintomi derivino da condizioni differenti.

La capsulite adesiva è più frequente nelle donne di età compresa fra i 35 e i 50 anni e si associa spesso a malattie metaboliche (tipo il diabete) o a malattie autoimmuni. Poiché non sono noti fattori di rischio prevenibili, non esiste una vera e propria forma di prevenzione.
Per trattare questa problematica i metodi attualmente in uso sono:

·      Fisioterapia
·      Farmaci, antinfiammatori e antidolorifici
·      Intervento chirurgico

La fisioterapia si avvale di manipolazioni per favorire lo sblocco della mobilità. I farmaci intervengono per ridurre il dolore e l’infiammazione. L’intervento chirurgico si profila soprattutto nel caso di lesione tendinea.
Durante il sonno, a causa della staticità del corpo e dell’articolazione, la situazione tende a peggiorare.
Come detto in precedenza, non esistono protocolli specifici e universali di prevenzione; ma impegnarsi a mantenere una buona mobilità della spalla può rivelarsi un prezioso alleato.

Esistono esercizi specifici utili a contrastare i sintomi della spalla congelata?
In linea di massima vengono proposti questi 5 esercizi:

1.     Elevazione e depressione delle spalle
2.     Pendolo
3.     Ragnetti al muro o a terra
4.     Intra ed extrarotazioni, da supini e sul fianco
5.     Scapola avanti e indietro ovvero anteposizione e retroposizione della scapola.
 
Nell’ultima fase di trattamento di questa problematica, detta di “scongelamento”, si vede un nuovo ampliamento delle possibilità di movimento dell’articolazione fino al recupero, che può essere totale o solo parziale. Questa fase può durare fra i sei mesi e i due anni. (Fonte: Humanitas.it)